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Metropolitana - Lazio
Con la diramazione B1 cresce la metropolitana di Roma, dal 13 giugno in servizio la nuova tratta
Il capolinea di Conca d'Oro della diramazione B1 della metropolitana
I display di stazione con le indicazioni delle due destinazioni
I display di stazione con le indicazioni delle due destinazioni
Prima corsa dalla stazione di Conca d'Oro
Prima corsa dalla stazione di Conca d'Oro
(IPM) - 13/06/2012 - 

Dopo giorni di rinvii, di date annunciate e successivamente smentite, di ritardi burocratici dovuti all'espletamento di tutti i collaudi previsti dalle vigenti normative, finalmente, in sordina, da mercoledì 13 giugno a Roma entra in funzione la tratta B1 della metropolitana, la nuova diramazione della linea B Eur-Rebibbia, che staccandosi dalla linea principale a piazza Bologna giunge a Conca d’Oro, mettendo in collegamento i quartieri a nord-est di Roma, Nomentano, Trieste, Montesacro, Africano, con l’Eur, la Magliana, il Centro, Pietralata e la Tiburtina.
Un traguardo raggiunto dopo 12 anni dal prolungamento della Linea A ed in attesa del completamento dei lavori della Linea C che fa aumentare la rete metropolitana di Roma di quattro chilometri.
Ad inaugurare il servizio sulla nuova tratta il treno CAF 404 da Conca d'Oro per Laurentina e il CAF 401 in direzione opposta.
La capacità di trasporto della nuova tratta è stimata in 24mila persone l’ora per senso di marcia.

Il dettaglio degli orari e dei servizi lungo la diramazione B1 e il riordino della rete bus in superficie è disponibile a questo LINK (clicca qui)

Tre le nuove stazioni, “Sant’Agnese /Annibaliano”, “Libia” e “Conca d’Oro”, che lasciano un segno nel paesaggio dei quartieri interessati. Le stazioni si sviluppano in profondità, su più livelli tra loro collegati con 15 ascensori e 67 scale mobili (oltre alle normali scale non meccanizzate). Caratteristica di ogni struttura è la presenza di una piazza ipogea, stuidata anche per alleviare l’eventuale sensazione di disagio provocata dalla discesa in profondità per accedere ai treni.
Nelle fermate di Sant’Agnese/Annibaliano e Libia, le banchine dei treni sono sovrapposte; la profondità maggiore è raggiunta dalla stazione Libia, con i 36 metri dal livello dalla strada di una delle due banchine. Vediamo ora nel dettaglio le singole stazioni.
La stazione Sant’Agnese/Annibaliano è la prima fermata in arrivo da piazza Bologna e prende il nome dal vicino complesso monumentale di Sant’Agnese fuori Le Mura. La stazione è costruita su tre livelli. Il primo, a una profondità di dieci metri, è uno spazio concepito come una piazza ipogea, elemento che accomuna le tre nuove stazioni. Allo stesso livello si trova l’atrio della stazione. Ascensori e scale, anche meccanizzate, collegano l’atrio con le banchine dei treni, sovrapposte su due diversi livelli, rispettivamente a 19 e 30 metri dal livello della strada.
E’ l’uso della luce naturale come elemento architettonico la peculiarità della stazione Libia, lungo la nuova tratta B1 della metropolitana. La tecnica del day-lighting shaft, il pozzo di luce, consente di illuminare il blocco delle scale sino al livello più profondo. Anche nella stazione Libia, una piccola piazza ipogea, a sei metri dal livello stradale, immette nell’atrio e da qui si scende alle banchine, poste su due diversi livelli. Atrio e banchine sono collegati al piano stradale da scale mobili e ascensori.
Tre livelli e una grande piazza ipogea che vuole essere punto di incontro e snodo per il flusso dei viaggiatori: sono le caratteristiche della stazione Conca d’Oro sulla nuova tratta B1. Il primo livello si trova ad otto metri dal piano stradale: da qui si scende all’atrio della stazione, per poi raggiungere le banchine dei treni, poste sullo stesso livello, a 20 metri sotto il piano stradale. Atrio e banchine sono collegati alla superficie da scale mobili e ascensori.
I numeri della nuova tratta. Sette anni di lavori, iniziati nel 2005, che hanno impiegato circa 1.100 persone tra tecnici e operai, per arrivare ad aggiungere questo piccolo ma importante tassello nel critico scenario della mobilità romana, con un investimento a carico di ministero dei Trasporti e Roma Capitale di circa 523 milioni di euro.
L'intera opera è stata progettata e realizzata utilizzando le più avanzate soluzioni costruttive al fine di ridurre al minimo i disagi per la cittadinanza durante le fasi di realizzazione, cercando anche di contenere, attraverso un'adeguata pianificazione della viabilità nelle zone interessate dai cantieri, i disagi alla circolazione stradale. La totalità delle gallerie della nuova linea, scavate a circa 30 metri di profondità, è stata realizzata utilizzando la T.B.M. (Tunnel Boring Machine), la famosa talpa.
Non sono però mancate le difficoltà nel corso dei lavori. In particolare le indagini svolte sui terreni dove doveva sorgere la stazione Nomentana hanno fatto emergere che l’opera sarebbe stata tecnicamente realizzabile solo con tempi e costi maggiori di quelli contrattualmente previsti.  Nel dicembre 2006 Roma Metropolitane ha pertanto avanzato al Comune di Roma una articolata proposta di modifica e, allo stesso tempo, integrazione del progetto della Linea B1, prevedendo in primo luogo di eliminare la prevista Stazione Nomentana e, allo stesso tempo, di anticipare il prolungamento già ipotizzato della Linea oltre Conca d’Oro, così da aggiungere all’opera in corso di realizzazione un nuovo tratto di 850 metri circa ed una nuova stazione a viale Jonio. Tale soluzione, ha permesso di non allungare ulteriormente i tempi di costruzione, e di ampliare il bacino d’utenza della metropolitana di oltre 40.000 residenti, ponendo le condizioni per la realizzazione di un nodo di scambio tra la Linea B1 e la progettata Linea D nella stazione Jonio. Ad oggi questi cantieri sono ancora in corso d'opera e ci si augura di poter vedere il termine dei lavori e l'inaugurazione dell'ulteriore prolungamenti entro pochi anni.

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