(IPM) - 04/07/2007 - Una seconda giovinezza per le vetture tranviarie romane Stanga. Da lunedì 9 luglio infatti è rientrata in esercizio una delle storiche Stanga completamente restaurata in economia dalle maestranze aziendali di Trambus. Un lavoro di ricondizionamento radicale che regala di fatto una seconda giovinezza a questa vettura e ne garantisce il funzionamento ottimale almeno per i prossimi 15 anni.
Il mezzo presenta nuovi allestimenti interni, nuova meccanica e carrozzeria. Inoltre, razionalizzando gli spazi di bordo, i 21 metri di lunghezza del veicolo mantengono anche lo stesso numero di posti a sedere. Il costo stimato dell'operazione di ricondizionamento del mezzo oscilla intorno ai 300 mila euro, un notevole risparmio per la collettività visto che il costo medio di un veicolo nuovo è di circa 2,5 milioni di euro.
Il rinnovamento della storica vettura romana fa da complemento alla chiusura del lungo contenzioso fra Atac e Alstom sui nuovi tram CityWay Roma1 e Roma2 ritirati o non entrati in servizio per problemi strutturali. Una questione annosa che ha spinto Trambus già da tempo a farsi carico di soluzioni alternative all'utilizzo di queste vetture per garantire il servizio alla città previsto dal Contratto di Servizio. Fra queste, il recupero di vetture storiche come le Stanga, ampiamente collaudate da oltre 50 anni di servizio sulla rete romana e ben conosciute per affidabilità, che potranno dare un contributo determinante anche nei prossimi mesi, nel periodo, vale a dire, che precede l'arrivo delle CityWay modificate. Una volta che verrà completata la consegna di queste vetture, le Stanga ricondizionate potranno essere utilizzate anche per potenziare il servizio.
"Cinquantotto anni e non dimostrarli – commenta il CeSMoT, Centro Studi sulla Mobilità e i Trasporti - è questa la sintesi di un modello, il TAS, Tram Articolato Stanga, detto più familiarmente "Stanga" che è stato progenitore di intere generazioni di tram in Italia ed Europa e che ha retto dal dopoguerra ad oggi il trasporto romano negli anni più bui per la rete tranviaria”. Era infatti il 10 ottobre 1947 quando la prima Stanga di serie inizia la sua avventura sui binari romani, impegnata sulla breve linea 37 da piazza Bainsizza a Piazza Cavour, e successivamente sulla Circolare interna Destra e sulla due Circolari Esterne.
Oggi Trambus svolge il servizio sulle 6 linee tranviarie della Capitale con 84 veicoli. Tra questi nonostante l'avvento dell'elettronica, il tram Stanga rappresenta la colonna portante della sopravvissuta rete tram, con 40 mezzi quotidianamente in servizio.
Sono inoltre ferme in deposito altre dodici Stanga a disposizione, che al momento non possono essere usati per il servizio, per i quali si deciderà, a seconda delle esigenze, se procedere al restauro.
Le motrici Stanga hanno da anni il ruolo di protagonista nel panorama dei trasporti romani, fedeli compagni di viaggio di almeno 3 generazioni viaggiatori, turisti, studenti, lavoratori. Con anni di carriera alle spalle sono attualmente i mezzi più longevi in regolare servizio ordinario sui binari di Roma, colonna portante della sopravvissuta rete tranviaria cittadina, la prova tangibile, se mai ce ne fosse bisogno, della concreta validità del trasporto su ferro.
Nate da un progetto tutto “romano” nel 1940 per rispondere in modo più efficace al traffico di una Roma sempre più in espansione, le Stanga, o “la circolare”, come sono tuttora chiamate familiarmente queste vetture da parte dell’utenza, diedero subito ottimi risultati sia in termini di capienza che di comfort, rappresentando una vera innovazione nel campo del trasporto tranviario. Da allora hanno svolto un servizio intensissimo, protagoniste di tutte le tappe salienti della storia del trasporto pubblico romano. Dalla faticosa ricostruzione del dopoguerra ai “terribili” anni ’60, in cui l’unico futuro del tram a Roma sembrava essere la soppressione. Dagli anni ’70 e la fine dell’ultima linea circolare fino agli anni ’80, quando il tram torna nuovamente ad essere visto come un mezzo di trasporto efficiente ed ecologico. Fino a giungere ai nostri giorni, nel terzo millennio, pronte a passare il testimone alla nuova generazione di tram che si avvicenderanno sui binari romani e che avranno il difficile compito di rilanciare il trasporto su ferro a Roma.
Ma non è ancora giunta l’ora della pensione per le Stanga, vetture che ancora oggi si dimostrano valide ed affidabili. Testimoni di storie e di vita vissuta da chi il tram lo usa ogni giorno per lavoro, per svago o per turismo, le vedremo girare ancora a lungo i binari romani in compagnia dei mezzi più moderni.
E sempre nell'ottica di mantenere elevati gli standard del servizio tranviario, Trambus si è anche fatta carico di adeguare il piazzale di sosta dei tram presso la sede centrale di via Prenestina e di attrezzare nuove postazioni tranviarie per le manutenzioni all'interno delle officine centrali. Sono state realizzate tre nuove fosse da visita lunghe 50 metri, che si aggiungono alle tre già esistenti, adatte quindi anche ai modelli tranviari di ultima generazione. Si raddoppia così la possibilità manutentiva per i tram nella sede centrale Trambus, ottimizzando i tempi di intervento e quindi l'efficienza dell'intero servizio.
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