Gasparri e Ntv, polemica con tweet




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Non si è fatta ovviamente attendere la replica di Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato e rappresentante politico di Forza Italia, dopo la nota con cui NTV (v. articolo) esprimeva la sua sorpresa e il suo rammarico per le frasi negative espresse su twitter dall’esponente forzista nei confronti del treno Italo. Interpellato dalla testata on-line Affaritaliani.it anzi Gasparri ha ribadito e spiegato le sue esternazioni motivandole con l’eccessiva presenza dei NTV sui social network “la smettano di invadere Twitter di messaggi non richiesti e non graditi” ed esprimendo ulteriori commenti negativi sulle sorti dell’azienda “vedo notizie che dimostrano il difficile stato di questa impresa. Pensino alla loro azienda in difficoltà e non a bombardare i social. Gli auguro di andare meglio, certo, ma per ora non è così”.
Eppure la pubblicità è l’anima del commercio all’interno di una società di libero mercato che teoricamente è alla base del programma politico del partito di cui fa parte. Pubblicità che con la stessa “invadenza” ha rappresentato inoltre, in un identico panorama di concorrenza e di libero mercato, la fortuna del suo leader Silvio Berlusconi. Difficile quindi credere che ad infastidire Gasparri siano state le offerte vantaggiose ricevute per viaggiare su Italo, quanto forse la distanza “politica” che intercorre tra lui verso i realizzatori del progetto NTV e all’attuale management.
Gasparri dopotutto non è nuovo a cinguettii “stonati” legati a riflessioni fin troppo personali e poco idonei al ruolo di neutralità istituzionale. Già questa estate, in occasione dei mondiali brasiliani si era espresso con modi poco garbati e lusinghieri nei confronti degli avversari della nostra nazionale o verso leader politici di altre nazioni suscitando molto scalpore ed imbarazzo. Nei giorni scorsi infine l’attacco diretto ad NTV che ha in un’ulteriore nota ha comunicato di aver dato “mandato ai propri legali di assumere ogni opportuna iniziativa nei confronti del vice presidente del Senato Maurizio Gasparri a tutela della propria immagine e soprattutto di quella degli oltre 6 milioni di passeggeri che nonostante la sorprendente posizione contraria assunta da un’alta carica istituzionale, hanno scelto e continueranno a scegliere Italo”.
Non è mancata infatti attraverso i social network il passaparola di clienti e appassionati a difesa dell’unica realtà privata che ad oggi rappresenta il primo barlume di liberalizzazione nel mercato del trasporto pubblico ferroviario nazionale.

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